Premio Ciampi L’altrarte 2017

GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE 2017
Galleria Peccolo
piazza della Repubblica, 12 Livorno. Ingresso libero
ore 18.00
Inaugurazione della mostra di Dario Moretti, artista e autore teatrale vincitore del Premio Ciampi L’altrarte 2017. Performance musicale di Saya Namikawa (vibrafono) ed Enrico Comaschi (chitarra elettrica).

Dario Moretti
Nato a Mantova nel 1955, inizio ad occuparmi di teatro nel 1974 frequentando il DAMS di Bologna e la bottega del burattinaio Giordano Ferrari di Parma.
Negli anni in cui il teatro viveva una straordinaria evoluzione artistica, in cui la ricerca e la sperimentazione teatrale affrontavano ogni livello di linguaggio e di provocazione e dove il “teatro per l’infanzia” era ancora un’idea in stato embrionale, iniziavo a costruire le basi del mio teatro, che fin da subito ho rivolto ai bambini
Nel 1978 fondo il “Teatro all’improvviso”, di cui è tuttora sono direttore artistico e con il quale ho prodotto oltre 60 spettacoli, rappresentati in numerose rassegne e festival in Italia e all’estero. Una spiccata e naturale predisposizione alla manualità, mi ha permesso un facile approccio ai più diversi materiali come legno, cuoio, creta, carta, ferro, resine, ecc…
Nel 1986, grazie al mio incantamento per l’opera di A. Calder, inizio un graduale avvicinamento al mondo dell’arte contemporanea realizzando numerose installazioni, che affianco ai miei spettacoli, creando una ricca collezione di sculture e pitture.
Nel 2001 inizio a portare la pittura nel teatro, realizzando spettacoli in cui danza, narrazione, parola e musica si confrontano con il gesto e il segno pittorico.
Oltre ai miei spettacoli, ho realizzato testi, scene e regie per altre Compagnie teatrali, sia in Italia che all’estero, inoltre ho disegnato e ideato numerosi manifesti e progetti grafici per stagioni teatrali, spettacoli e festival.
Dal 1994 ho scritto e illustrato numerosi libri per l’infanzia, lavorando con diverse case editrici e fondandone anche una mia nel 2012
Nel 2007 ho ideato il Festival Internazionale “Segni d’infanzia”, che attualmente è gestito da una associazione omonima e che quest’anno festeggia la XII^ edizione.

Il mio “lavoro”, anche se principalmente dedicato l’infanzia, non è mai didattico e pedagogico, ma anzi tende a spiazzare il bambino, a volte persino a confonderlo, scuoterlo e provocarlo, stimolando la sua curiosità e le sue emozioni.
Mi interessa evocare più che mostrare, incuriosire più che spiegare.